"Il Demone Custode" Il Demone Custode è il pensiero forviante, la voce suadente che ci ammalia raccontandoci menzogne su di noi e facendoci perdere il senso della nostra esistenza e del nostro essere, ribaltando i termini del nostro mondo. Ed è così che ci ritroviamo capovolti, mentre la Natura alle nostre spalle segue le sue regole immutabili e continua a fiorire noncurante degli orrori che la circondano. Anche nella nostra mente, oramai vuota di senno, fiorisce un mondo in miniatura fatto di tutte le nostre illusioni, di tutti i nostri sogni, che ci portano sempre più lontano. Abbiamo oramai perso il senso della realtà e precipitiamo con gli occhi chiusi verso il baratro, ebbri dell’immagine che abbiamo di noi, assolutamente disinteressati dal verificare che questa sia poi quella vera. Non ci interessa più nemmeno specchiarci, tanta è la forza del sussurro, della voce del Demone, che diviene talmente concreta da materializzarsi, affiorando come un profilo di naso e bocca accanto ai nostri lobi. Precipitiamo, convinti di emergere, ingannati dal riflesso del cielo che sembra uno specchio d’acqua dal quale ci sentiamo levitare, mentre nella realtà stiamo per cadervi. Il Demone Custode è tutto ciò che ci porta lontano mentre ci promette di rimanere a casa.
La
scultura in terracotta patinata è fissata ad una lastra di vetro ed
illuminata da un neon a luce calda nascosto nel basamento in acciaio
verniciato a forno. I fiori che rappresentano la Natura incontaminata in
quanto istintiva ed irrazionale, sono bulbi vivi di ciclamino. Lo specchio
alla base permette la visione simultanea della scultura da tutte le
angolazioni ed accentua il senso di capovolgimento ed estraneamento che
costituiscono il senso dell’opera. "Demone custode"
Assaporato il tuo dubbio, |